Il luogo giusto per trovare Casa.

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Oscar Fontana - Agente

1. Di dove sei?
Sono nato a Zugliano e cresciuto a Fara Vicentino, due piccoli comuni dell’Alto Vicentino e da venti anni vivo a Breganze con la mia famiglia e partecipo attivamente alla vita della comunità.
La Pedemontana Veneta, che corolla la parte settentrionale della provincia di Vicenza, è il territorio con cui ho naturalmente più confidenza. Tuttavia la curiosità e l’entusiasmo mi spingono oltre, per scoprire diversi stili di vita.

2. Come sei arrivato al mercato immobiliare?
Ho sempre provato un forte interesse per l’ambito urbanistico/edilizio con il quale ho potuto mettermi alla prova grazie alle ristrutturazioni attuate per l’azienda di famiglia.
In più, la lunga esperienza lavorativa in ambito commerciale e turistico, ha sviluppato in me delle abilità relazionali che hanno giocato un ruolo fondamentale nella fidelizzazione dei miei clienti.
Il mercato immobiliare si è rivelato da un lato una sfida personale e dall’altro lo sbocco naturale delle mie peculiarità e del mio percorso professionale.

3. Qual è il tuo concetto dell'abitare?
Avere confidenza con gli spazi e piena godibilità degli ambienti. Vivere la casa in maniera più naturale possibile in un connubio perfetto tra estetica e funzionalità.
Casa per me è sinonimo di famiglia.
Io ci racchiudo i miei affetti più cari: mia moglie e i nostri quattro figli. E’ un luogo speciale dove risiede la mia identità.

4. Una cosa che nessuno si aspetta da un’agente immobiliare?
La disponibilità all’ascolto e la trasparenza.
Purtroppo sulla figura dell’Agente Immobiliare grava uno stereotipo negativo che porta i clienti ad essere diffidenti nei suoi confronti. Partecipare alla ricerca di una casa o alla sua vendita significa entrare un po’ anche nell’intimità delle persone. Per qualcuno avere una casa propria è il sogno di una vita, o il primo investimento importante di una giovane coppia. Per chi vende, può essere una scelta difficile o necessaria, lungi dalle proprie previsioni. In entrambi i casi, mi sono trovato nel ruolo di consulente-confidente prendendomi a cuore la questione come fosse mia. Essere riuscito ad instaurare un rapporto empatico con i miei clienti, mi ha fatto percepire che si affidavano a me non tanto per le mie competenze (che sono comunque indispensabili), ma per la mia comprensione nei confronti dei loro bisogni e per la mia disponibilità sul piano umano.

5. Qual è il lato che più ti piace di questo lavoro?
La novità.
Questa professione è imprevedibile e, al di là del codice deontologico, non ha un “manuale di istruzioni”. Si svolge nella dimensione della scoperta, dell’esplorazione di realtà diverse che stimolano il pensiero creativo per saper trovare le soluzioni ottimali con i fattori e le risorse a disposizione. Ogni “caso” offre l’opportunità di incontrare persone e luoghi sempre nuovi che si traducono per me in incentivi professionali ed emotivi verso il raggiungimento dell’obbiettivo. L’agente immobiliare è il trait d’union tra i desideri più disparati del cliente e la loro reale concretizzazione.

6. Che cosa ti rende un professionista affidabile secondo te?
Mi rende affidabile la sincerità e la disponibilità all’ascolto attivo.

7. Passioni oltre il lavoro?
Mi piace viaggiare e scoprire luoghi e culture diversi dalla mia. Amo lo sport in generale, ma ho una preferenza per il calcio.

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